La legge di stabilità per il 2014 può generare nel giro di poche settimane esiti pesanti per milioni di persone con disabilità e non autosufficienti e le loro famiglie.
Questo 2014 non è iniziato nel migliore dei modi per tutte le persone diversamente abili e per i loro familiari ed accompagnatori. La legge di stabilità potrebbe infatti presto creare ulteriori disagi a queste persone.
E’ prevista una riduzione delle detrazioni fiscali ottenibili tramite l’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui redditi. Tale “razionalizzazione” colpirà i mutui per l’acquisto di una casa, le spese sanitarie, le spese per l’acquisto di ausili o veicoli adattati al trasporto di disabili, le spese di interpretariato per sordi, di cani guida per ciechi, le spese veterinarie, quelle funebri e le erogazioni liberali e donazioni in genere. L’attuale detrazione è infatti fissata al 19% e, stando alla legge di stabilità, deve essere razionalizzata fino ad assicurare maggiori entrate pari a 488,4 milioni di euro per l’anno 2014, a 772,8 milioni di euro per il 2015 e a 564,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016.
I metodi per applicare questa razionalizzazione potrebbero portare ad applicarla tenendo conto dei redditi oppure sopprimendo alcune voci in capitolo o ancora diminuendo la percentuale del 19%, ed infatti, se non si terrà conto delle esigenze dei soggetti invalidi, disabili o non autosufficienti, se non si definirà entro il 31 Gennaio un provvedimento chiaro e indolore si avrà la riduzione al 18% per il periodo d’imposta in corso al 31 Dicembre 2013, poi al 17% a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 Dicembre 2014.
“Il 31 gennaio è alle porte e il taglio lineare delle detrazioni appare ormai imminente – commenta Pietro Barbieri, Presidente della F.I.S.H. (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – L’intervento di tutela e di equità nei confronti della persone con disabilità e non autosufficienti, approvato dal Parlamento, ci sembra ogni giorno più improbabile ed aleatorio. A pagare saranno ancora una volta i nuclei familiari più esposti e impoveriti dalle spese sanitarie e di assistenza sostenute in proprio per fronteggiare le esigenze vitali derivanti dalla disabilità.”
Di fronte a questo ennesimo atto lesivo per le persone con disabilità e per le loro famiglie, la FISH chiede il rispetto di quanto già stabilito dal Parlamento ed un impegno politico immediato per scongiurare questo rischio ormai molto concreto.
A tal proposito vi segnaliamo il loro sito internet ufficiale: www.fishonlus.it
L’unica notizia positiva invece riguarda la modifica della “Legge Fornero”
Prima infatti, in termini di accesso alla pensione anticipata, si penalizzava chi si prende cura di un familiare disabile, escludendo, ai fini del calcolo dell’anzianità lavorativa, i periodi di astensione dal lavoro per l’assistenza ad un disabile, anche grave. La Legge di stabilità sana questa penalizzazione introducendo i periodi fruiti ai sensi dell’art. 33 della legge 104 tra quelli utili alla maturazione dell’anzianità in caso di accesso al prepensionamento.
Quest’unica cosa non può però nascondere tutte le notizie meno liete e fa riflettere molto su dei provvedimenti che non sembrano tener conto di problemi di vita che vanno ben oltre la crisi economica.
Speriamo che si faccia un passo indietro.
Qui potrete trovare il testo completo della legge:
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