MUTANDINA CORRETTIVA Giò
MARCA: POVATEX DI PREITE VITA E C. SAS
Cod.MUTANDINA GIO
Disponibile in 3 misure:
MISURA 1: Art. 301 dalla nascita fino a 5-6kg (divaricazione indicativa 14cm).
MISURA 2: Art. 302 per bimbi da 6 a 9kg (divaricazione indicativa 16cm).
MISURA 3: Art. 303 per bimbi da 9 a 15kg (divaricazione indicativa 18cm).
DESCRIZIONE DELLA “MUTANDINA CORRETTIVA GIÒ”
Una volta individuati i casi a rischio di DEA è bene intervenire già dai primissimi mesi di vita con l’uso della Mutandina Correttiva Giò, studiata per ottenere una modesta divaricazione degli arti inferiori e utile, nell’anca in evoluzione, a prevenire e curare casi lievi di displasia dell’anca, favorendone una corretta maturazione.
Studi sperimentali hanno dimostrato che la corretta formazione di tutta l’articolazione è condizionata dalla corretta posizione del femore nell’acetabolo: è la testa del femore giustapposta alla cavità acetabolare che funge da stimolo alla formazione della cavità acetabolare stessa, come uno stampo che modella la propria forma in negativo sull’acetabolo.
Quando la testa del femore si trova di fronte all’acetabolo, quest’ultimo si formerà in maniera tale da accogliere perfettamente la prima, costituendo, perciò, un’articolazione normale, fisiologicamente conformata; saranno, poi, i legamenti e la capsula articolare a mantenere i capi articolari nella giusta posizione e ad impedire la fuoriuscita della testa femorale dalla cavità articolare.
Invece, se la testa del femore dovesse trovarsi al di fuori dell’acetabolo, si avrebbe la formazione di un’articolazione innaturale e, quindi, un’anca lussata.
È qui che la Mutandina Correttiva Giò trova giusta collocazione poiché tiene le cosce in condizione di modesta divaricazione e poiché è stata realizzata proprio per mantenere gli arti inferiori in semiflessione con modesta abduzione delle cosce, pur permettendo tutti i movimenti all’articolazione stessa, senza mai limitarne l’attività motoria spontanea.
È importante che questa posizione sia tenuta dal lattante già dai primi mesi di vita quando l’articolazione è ancora modellabile.
Col trascorrere dei mesi, tutta la parte cartilaginea dell’articolazione (sia dell’acetabolo sia della testa femorale) andrà man mano ossificandosi e non sarà più possibile modificare eventuali false posizioni dell’articolazione ormai consolidata.
Per consentire il giusto rapporto tra testa del femore e cavità acetabolare in via di formazione, è necessario che sin dalla nascita le anche siano tenute in abduzione modesta. Ciò consentirà contemporaneamente una corretta formazione dell’acetabolo ed una giusta ossificazione della testa del femore. La Mutandina Correttiva Giò, con all’interno il materiale ortopedico “EVA”, appositamente studiato per le sue caratteristiche e dotato di ottima memoria (permette, cioè, un ritorno anche quando è sottoposto a pressioni), concorre a realizzare una modesta divaricazione delle anche senza impedirne i movimenti, permettendo alla testa del femore di esercitare quella pressione fisiologica che è indispensabile alla formazione di un acetabolo normale.
Molte mamme usano, a tal scopo, il “doppio pannolino”, ma la divaricazione ottenuta è veramente impercettibile. Pertanto, in commercio si trovano dei divaricatori rigidi che costringono costantemente l’anca in una determinata posizione limitando, però, alcuni movimenti dell’anca. Questa soluzione è necessaria nel trattamento di alcune patologie, me è senz’altro eccessiva nella “prevenzione”, quando ci si trova di fronte ad alterazioni spesso fisiologiche, ma che rientrano tra le possibili manifestazioni della normale evoluzione verso “l’anca matura”.
La Mutandina Correttiva Giò contribuisce sicuramente ad una buona evoluzione dell’anca del neonato, e non ha rischi di sorta, perché realizzata con materiali opportunamente studiati e testati per consentire un’ottima mobilità dell’arto; realizza una posizione utile a stimolare una corretta formazione dell’articolazione, ed è ben accettata dal piccolo lattante, dato che non gli procura traumatismi. Essa consente, inoltre, la personalizzazione del trattamento grazie al fatto di essere disponibile in varie misure e grazie al tipo di “EVA” impiegato al suo interno – semirigido o rigido –, in base alle necessità terapeutiche cui la Mutandina deve assolvere.
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